Lo scorso week-end l'ho trascorso facendo una cosa che desideravo fare da tempo! Finalmente ho partecipato al corso di acquarello che si è tenuto nel Parco del Castello di Grazzano Visconti!
Ho raggiunto la località sabato mattina dove avevo appuntamento con l'insegnante, Silvia Molinari ed altre appassionate come me di pittura ad acquarello.
Subito ci siamo addentrate nel meraviglioso parco dove ognuna di noi ha scelto un angolino dove poter dipingere dal vero un fiore, uno scorcio del parco o un particolare del Castello.
Davanti ad una rigogliosa fioritura di rose, io non ho avuto dubbi: dovevo dipingere rose!
Così, attrezzate di sedie, tavolini, pennelli, carta ed acquarelli, abbiamo trascorso l'intera giornata del sabato (con pausa pranzo in un caratteristico ristorante nel Borgo) e la mattinata della domenica, tentando di mettere in pratica le nostre 'abilità'!
Devo dire che tutte siamo state soddisfatte dei nostri 'prodotti', anche perchè siamo state seguite, consigliate ed aiutate da Silvia che in ogni modo ha cercato di valorizzare (e soprattutto di migliorare ..) le nostre qualità di acquarelliste!!
Guidate invece da Cristina, responsabile degli eventi che si tengono all'interno del Castello, abbiamo visitato tutto il Parco (visitabile solo su prenotazione), scoprendo anche la sua storia.
Il parco del Castello di Grazzano Visconti, di 150.000 mq, realizzato all'inizio del '900 su progetto del Duca Giuseppe Visconti di Modrone, è caratterizzato dalla presenza di elementi del giardino all'italiana e dei parchi all'inglese, come erano le esigenze di decoro in voga tra XIX e XX secolo. Parterres, ponticelli, fontane e statue sono presenti nelle zone di immediato contatto con il castello, mentre il giardino romantico e paesaggistico è riservato alle zone più lontane ed appartate del Castello.
Costituiscono inoltre interessanti elementi caratteristici dell'arredo del parco il labirinto, la casetta dei giochi, l'oratorio, la piccionaia e lo studio del Duca.
La scelta delle piante è stata finalizzata ad ottenere un effetto architettonico permanente: ecco allora tanti sempreverdi, come cipressi, pini, lecci, tassi e arbusti di mirto e bosso.
Tra i fiori, quasi solo rose, dai colori accesi e dal profumo delicato.
Nel parco vivono essenze autoctone incolte, tipiche dell’area ecologica in cui è inserito Grazzano Visconti: sono farnie, olmi, pioppi neri, noccioli, aceri campestri, ciliegi, carpini e frassini, oltre ad arbusti del sottobosco come il melo selvatico, il sanguinello, il ligustro, il filadelfo. Danno invece un tono più ricercato all’insieme arboreo del parco alcuni esemplari di cedro, glicine, lagestroemia, cipresso d’America e diverse distese di bambù.
Nei 150.000 metri quadrati del parco spiccano alcuni esemplari ultrasecolari, tra i quali un Platano di oltre 150 anni, un Tiglio di 80 ed uno splendido gruppo di Cedri del Libano.
L'intero week-end è trascorso quindi molto piacevolmente, all'insegna dell'arte, della natura, della cultura e, non da ultimo, dell'amicizia!
Sicuramente da ripetere!!
Bel posto :))
RispondiEliminaCiao Maurizia, che meraviglia!! Quando abitavo a Bergamo mi ripromettevo sempre di visitare Grazzano Visconti, e non l'ho mai fatto. a vedere questo paradiso mi mangio le mani eheh.
RispondiEliminagrazie del tuo commento: mi dispiace che non riesci a trovare i cuori. Io li ho presi tempo fa in un negozio in montagna, ad Asiago (VI), ma mi pare ne trovi su internet. Li hai cercati nei siti inglesi? mi pare di averne visti ancora.. strano poi che non li trovi a Como, siete abbastanza forniti di questo genere country chic!
un bacione
chiara