giovedì 24 maggio 2012

AL GIGLIO...UN'ISOLA NELL'ISOLA


Per le vacanze di quest'estate senz'altro qualcuno di voi ha programmato un soggiorno all'Isola del Giglio, un pò perchè il luogo è stupendo e un pò per soddisfare quella curiosità di vedere dal vero l'enorme nave ancora adagiata quasi sulla costa.
Bene, dedicate una giornata (ma basta molto meno) a scattare foto 'insolite' al gigante semiaffondato, ma poi non dimenticatevi di essere su un'isola che è come un paradiso terrestre, già perchè oltre ad avere un meraviglioso mare, l'isola offre, a chi la visiti con interessi botanici, una ricca flora mediterranea quasi unica nel suo genere, con più di 700 varietà di piante su appena 21,2 kmq. di superficie. 
L’isola è quasi ovunque cosparsa di vegetazione spontanea.
 




Ogni angolo dell’isola riserva al turista piccole e piacevoli sorprese, e nel periodo di minor siccità, piante e fiori adornano la superficie di questa piccola "Perla del Tirreno".


Vi sono numerosi sentieri da percorrere a piedi che permettono di ammirare scorci e panorami mozzafiato, ma l'escursione che ci immerge maggiormente nella flora tipica di questo paradiso è il tracciato denominato 'Vecchio Sentiero' (attraverso il quale passavano solo i  muli) che parte da un angolo incontaminato ricco di una realtà botanica speciale: la Cala degli Alberi, uno specchio di mare cristallino e verde tra rocce di granito biondo e macchia mediterranea, dove sorge uno storico hotel, il Pardini's Hermitage, raggiungibile solo via mare da Giglio Porto.



E' proprio da questo punto che si inizia la passeggiata che si snoda lungo il canale della Monica tra due montagne, il Poggio del Falcone e Sasso Ritto.
Si giunge poi al Faro Sud sulla Punta di Capel Rosso e attraversando il versante verso ponente si arriva a Giglio Castello.

Per tutto il percorso si susseguono corbezzoli e cisti (Cistus inacnus,Cistus monspeliensis), macchie di ginestrella spinosa (Genista Tinctoria) e lavandula stoechas, lupini e 'ombelico di Venere, lythrum hyssopifolia, brassica procumbens.


Verso il Faro si incontra una vegetazione bassa di Brachypodium quasi a formare una prateria e Limonium syracusanum dai piccoli fiorellini viola.
Quando si passa nella zona a levante del monte Pagane ci si trova immersi in un bosco di querce, lecci, mirti, eriche arboree  dette 'scopa da ciocco'.



Insomma, può diventare una vacanza un pò diversa dai soliti standard ( spiaggia-aperitivo-albergo-discoteca) che ci farà apprezzare al massimo le meraviglie di questo luogo!


2 commenti:

  1. Quel endroit magnifique !
    Je le note en espérant pouvoir m'y rendre un jour.
    Belle journée
    Marie-Ange

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  2. Che bellissimo reportage!
    E pensare che molti anni fà ero sul punto di imbarcarmi sul traghetto quando l'amica che era con me pensò bene di sentirsi male.
    Mai più andata.
    Forse allora non avrei apprezzato, come farei oggi, questa meravigliosa natura.
    Grazie.
    Ciao
    Loretta

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